Le stelle nascono in zone dove sono presenti grosse nubi di polveri interstellari, nebulose di gas idrogeno ed elio in precario equilibrio tra la loro attrazione gravitazionale che cerca di provocarne il collasso e la loro pressione, dovuta alla temperatura, che invece cerca di disgregarle.
Se una di queste nebulose viene disturbata per qualche motivo, o anche per semplici fluttuazioni casuali nella sua densità, può succedere che la gravità sovrasti la pressione. In questo caso, la nube inizierà a contrarsi, portando dopo qualche milione di anni alla nascita di svariate stelle.
Il riscaldamento della nebulosa avviene tramite la conversione della sua energia potenziale gravitazionale in energia termica. Semplificando molto la dinamica, la nebulosa ha un equilibrio tra pressione termica e gravità; la nube emette però onde elettromagnetiche come radiazione di corpo nero, raffreddandosi e perdendo quindi pressione; la gravità non è quindi più bilanciata dalla pressione, portando la compressione della nube con conseguente aumento di temperatura; una volta raggiunto il nuovo equilibrio, la temperature della nube è maggiore di quella di partenza.
Questo comportamento che ha del paradossale, cioè che un raffreddamento della nube porta al suo riscaldamento, è tipico nella dinamica stellare.
L'immagine seguente, catturata dal telescopio spaziale Hubble, mostra i "Pilastri della Creazione", nella nebulosa dell'aquila, zona di forte creazione stellare.

(fonte dell'immagine: agenzia NASA)